Monte Gramolon - Versante nord dell’avancorpo est
Via dell’ombra

Ed eccoci in primavera, la neve ormai stà scomparendo, ma la voglia di neve per gli alpinisti non segue gli stessi tempi. Dopo lunghe giornate di pioggia finalmente, a fine aprile, qualche stupenda giornata di sole faceva pensare che si potesse ancora fare qualche bella salita sui versanti Nord, cercando quelle ultime strisce bianche che portano in alto verso le vette. Sabato 25 aprile fu una di queste giornate, mi alzai all’alba, le condizioni meteo erano perfette, non avevo programmi, volevo andare a fare una camminata con la mia cagnolina Alepù, e magari dare un’occhiata a qualche linea nevosa ammirata ma non ancora salita, ed il Gramolon era una di queste...Da Recoaro per strada sterrata, arrivai in prossimità dei Casinetti, nel cuore delle montagnole, il Gramolon era proprio lì di fronte...

“Dopo aver osservato con il binocolo la montagna, capisco che è possibile salire senza troppe difficoltà; la parte alta è un intersecarsi di canalini nevosi che nella giusta concatenazione possono portare in vetta evitando i salti rocciosi, potrebbe farcela anche Alepù - pensai - lascio la macchina alle 7, zaino leggero con solo ramponi e piccozze. Dopo una breve pausa alla base, alle 8 cominciamo a salire il lungo cono di slavinamento in basso; mi accorgo che la parte alta è come un anfiteatro, a destra prende in parte il sole da est e la neve è in scioglimento, mentre a sinistra e completamente in ombra, decido di salire di lì, potrebbe essere leggermente più difficile ma certamente più sicuro. Alepù ebbe qualche problemino sui punti più ghiacciati, che tentai di evitare (naturalmente era legata a me), ma sulle roccette friabili mi precedeva pure e così alle 10 eravamo già in vetta a suonare la campanella degli alpini, sotto la croce. L’impegno della salita penso possa essere classificato con qualche passaggio di II° sulle roccette e neve con pendenze fino a 50°. La soddisfazione fu tanta, la solitudine che a volte si cerca su queste vette invece durò meno, stavano salendo dall’altro versante due scialpinisti, li salutai scendendo e mi diressi verso il Passo del Ristele, per il rientro. Qualcuno pùo pensare a cosa mi faccia fare queste cose con il mio cane, io penso che per lei in fondo sia solamente naturale...
e si diverta pure.


>alpinismo
 

>relazione

>foto

 
>racconto