RELAZIONE
Avvicinamento:
Risalire il Vaio dei Colori e successivamente prendere a destra la diramazione del Vaio Nascosto, l'attacco è un centinaio di metri sopra la biforcazione, sotto la verticale dell'evidente incisione obliqua che rompe lo zoccolo e crea una specie di diedro-rampa sotto all'unica paretina nerastra verticale, dove si può notare qualche altra incrostazione di ghiaccio pensile.
I tiro, 40 m, M3 - 60°
Salire per un canalino con neve e ghiaccio che con scarso innevamento può presentare passaggi di misto, qualche chiodo lungo il tiro, sosta su ghiaccio.
Durante un primo tentativo era stata attrezzata una sosta su roccia a destra sulla cengia, in caso di abbondante innevamento, come in questi giorni a quella quota, risulta coperta dalla neve.
II tiro, 40 m, M4 - 70°
Il tiro chiave, si risale la rampa ghiacciata traversando in obliquo a sinistra sotto la paretina nera fino ad una grande nicchia, da qui con traverso esposto verso sinistra si guadagna un sistema di canalini che porta in piena parete.
A seconda delle condizioni può presentare varie difficoltà, con assenza di neve risulta abbastanza ostico e presenta un tratto sostenuto di drytooling, qualche chiodo lungo la rampa se non coperti e sul traverso. Sosta su mugo (o su roccia da attrezzare).
III tiro, 40 m, 65°
Si sale verticalmente sull'ampio e ripido pendio nevoso fino al Larice solitario dove si può fare sosta molto comodamente. Attenzione in questa lunghezza alla stabilità del manto nevoso che può essere molto abbondante e data l'inclinazione molto pericolosa.
IV tiro, 70 m, 55°
Si sale obliquando leggermente verso destra sull'ampio pendio nevoso per aggirare la grande fascia rocciosa soprastante (tratto in comune con il BEN NEVIS) appena entrati nel canale si obliqua decisamente verso sinistra in direzione di una ampia spalla, si sale in direzione della colata di ghiaccio finale che da qui risulta già ben visibile. Sosta su ghiaccio alla base della cascatina.
V tiro, 40 m, 80° II+
Superata la cascatina si prosegue sul ripido pendio soprastante uscendo diritti in cresta, oltrepassata la quale si può fare sosta su roccette o spuntoni della dorsale, attenzione a non smuovere sassi che precipiterebbero direttamente nel Vaio dei Colori.
Da qui si sale leggermente per la cresta e si traversa per pendii aperti al largo bacino posto sopra la cascata Arcobaleno (attenzione alle eventuali cordate sottostanti). Proseguire passando in mezzo ai grandi massi e terminare la salita sul tratto in comune con il Vaio Nascosto fino alla cima, 150 m - 45°-60°
Durante la salita abbiamo trovato condizione eccezionali e molto ghiaccio anche in vari altri tratti oltre che sulla la colata finale, consigliati 5 viti da ghiaccio e comunque anche alcuni chiodi da roccia.